(ANSA) – ROMA, 30 APR – Ammonterebbe a circa 90 milioni di euro la spesa occorrente per garantire la sicurezza del G8 dell'Aquila. La cifra, secondo quanto si apprende, e' contenuta in una relazione che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, avrebbe consegnato oggi al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Una prima ricognizione delle risorse necessarie ad assicurare un tranquillo svolgimento del vertice del prossimo luglio e' stata fatta ieri nel corso del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza presieduto al Viminale dallo stesso Maroni.
(ANSA) NE 30-APR-09 11:35
G8: VIA PIANO SICUREZZA; STOP SCHENGEN/ANSA
MARONI, IN CDM CHIEDERO' RISORSE E FORZE ORDINE ADEGUATE
(ANSA) – ROMA, 29 APR – Sospensione del trattato di Schengen, monitoraggio attento del mondo dell'antagonismo, italiano ed estero, risorse adeguate per le forze dell'ordine che dovranno garantire la sicurezza del vertice. E' partita oggi al Viminale con una relazione del capo della Polizia Antonio Manganelli nel corso del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, il conto alla rovescia per organizzare il dispositivo di tutela del G8 in programma all'Aquila dall' 8 al 10 luglio.
Con un'incognita fondamentale: l'alloggio degli 8 Grandi. Si lavora per accogliere tutti nella caserma Vincenzo Giudice, sede della Scuola per ispettori e sovrintendenti della Guardia di finanza a Coppito (L'Aquila). Ma e' possibile che al termine dei sopralluoghi che le varie delegazioni faranno nei prossimi giorni (oggi sono arrivati i tedeschi ed alcuni rappresentanti dell'ambasciata americana) i capi di Stato e di Governo decidano di alloggiare nella Capitale per raggiungere il capoluogo abruzzese in elicottero. In questo caso ci sara' da organizzare presidi adeguati anche a Roma, dove sono attese manifestazioni di protesta. La riserva sull'alloggio dei Grandi sara' sciolta entro la meta' di maggio.
Domani (30 aprile ndr.) in Consiglio dei ministri, il titolare del Viminale Roberto Maroni portera' una lista delle necessita' per l'appuntamento. 'Chiedero' – ha fatto sapere – risorse finanziarie ed umane adeguate'. Rispetto alla Maddalena, la prima sede del vertice, ha spiegato il ministro, 'all'Aquila i problemi sono diversi, ne' minori ne' maggiori'. In tempi stretti si dovra' infatti ricalibrare drasticamente il dispositivo che era stato approntato per l'isola sarda. Per fare un solo esempio, non serviranno piu' le unita' navali, ma si dovranno mettere in campo forze terrestri in quantita'. Fino a 15.000 uomini delle forze dell'ordine potrebbero essere impiegati. Manganelli ha illustrato una bozza di direttiva con le indicazioni di massima da sottoporre ora ad approfondimento da parte dei diversi corpi impegnati. Maroni ha invitato i vertici delle forze dell'ordine ad agire in sinergia 'per assicurare la massima efficacia dei dispositivi di prevenzione'.
E nell'ambito delle misure di prevenzione, ha proseguito il ministro dell'Interno, 'stiamo monitorando le reazioni degli antagonisti che avevano gia' previsto di organizzare contromanifestazioni nell'isola sarda'. E' una galassia composita che preoccupa non poco i responsabili della sicurezza ed i servizi segreti. Nonostante l'ottimismo del premier Berlusconi ('non credo – aveva detto nei giorni scorsi – che i no global avranno la voglia, la faccia e il cuore di fare manifestazioni dure' in una zona ferita dal terremoto), gli antagonisti sembrano pronti a manifestare in modo deciso il loro dissenso a Roma come all'Aquila. Sotto la lente i soliti noti, i centri sociali piu' estremisti, quella frangia che si e' distinta nei mesi scorsi nelle proteste in scuole ed universita', ma si temono anche gli arrivi pericolosi dall'estero con un fresco precedente che allarma. All'inizio del mese, in occasione del vertice Nato di Strasburgo, i black bloc hanno messo a ferro e fuoco la citta' francese. Prove generali di contestazioni potrebbero esserci a Torino dove dal 17 al 19 maggio e' in programma il G8 dell'Universita'.
Si punta cosi' a rafforzare i controlli alle frontiere.
Innanzitutto, ha annunciato Maroni, ci sara' la sospensione degli accordi di Schengen 'per un congruo periodo'. Per il tragico G8 di Genova del 2001 i controlli alle frontiere sono stati ripristinati per una settimana, dal 14 al 21 luglio. Con scarsi risultati visto quello che e' successo. L'esperienza di Genova suggerisce quindi l'aumento del periodo di sospensione di Schengen; potrebbe trattarsi di almeno due settimane.
L'obiettivo e' predisporre controlli accurati ed avere il tempo di fare i fermi dei sospetti e gli eventuali arresti.
Preoccupano, in particolare, gli anarchici provenienti da Grecia, Spagna, Germania.
(ANSA) NE 29-APR-09 20:48