11 Settembre 2013
Tav: Sap, fare fronte comune contro episodi di violenza
Roma, 11 set. (Adnkronos) – “Bene la decisione della procura della repubblica di Torino di disporre l’arresto dei tre esponenti No Tav che un mese fa hanno usato violenza nei confronti di una giornalista di Repubblica, fotografandola, identificandola e limitandone la libera circolazione. Un fatto gravissimo e inaccettabile”. Lo dichiara in una nota Nicola Tanzi, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
“Le minacce costanti a giornalisti, politici, avvocati, imprenditori e operai del cantiere alta velocita’, da parte della componente estremista del movimento No Tav – aggiunge Tanzi – costituiscono un fatto pericoloso e negativo, che si aggiunge alle intimidazioni quotidiane verso magistrati e forze di polizia. “La misura cautelare – spiega – e’ certamente stata disposta per evitare una possibile reiterazione del reato di violenza privata. Una scelta condivisibile che deve servire da monito a chi pensa di poter affermare le proprie opinioni con metodi mafiosi, intimidendo e minacciando chi, come i giornalisti, svolge una fondamentale funzione di garanzia della liberta’ di espressione, costituzionalmente garantita”.
Roma, 11 set. (Adnkronos) – “Bene la decisione della procura della repubblica di Torino di disporre l’arresto dei tre esponenti No Tav che un mese fa hanno usato violenza nei confronti di una giornalista di Repubblica, fotografandola, identificandola e limitandone la libera circolazione. Un fatto gravissimo e inaccettabile”. Lo dichiara in una nota Nicola Tanzi, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
“Le minacce costanti a giornalisti, politici, avvocati, imprenditori e operai del cantiere alta velocita’, da parte della componente estremista del movimento No Tav – aggiunge Tanzi – costituiscono un fatto pericoloso e negativo, che si aggiunge alle intimidazioni quotidiane verso magistrati e forze di polizia. “La misura cautelare – spiega – e’ certamente stata disposta per evitare una possibile reiterazione del reato di violenza privata. Una scelta condivisibile che deve servire da monito a chi pensa di poter affermare le proprie opinioni con metodi mafiosi, intimidendo e minacciando chi, come i giornalisti, svolge una fondamentale funzione di garanzia della liberta’ di espressione, costituzionalmente garantita”.
“Dobbiamo fare fronte tutti assieme – conclude – contro questi inqualificabili atti di violenza che rischiano anche di vanificare la battaglia di chi, legittimamente e pacificamente, si oppone alla costruzione della linea alta velocita’ in Valdisusa”.