COMUNICATO STAMPA EMERGENZA NUMERO UNI CO 112 – SAP Torino

COMUNICATO STAMPA EMERGENZA NUMERO UNI CO 112

Soltanto il 30 giugno scorso in una conferenza stampa, congiuntamente ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco e degli Infermieri, avevamo denunciato e richiesto attenzione sulle criticità e sui rischi...

Soltanto il 30 giugno scorso in una conferenza stampa, congiuntamente ai rappresentanti dei Vigili del Fuoco e degli Infermieri, avevamo denunciato e richiesto attenzione sulle criticità e sui rischi causati dai passaggi aggiuntivi, rispetto al passato, che allungano i tempi di risposta e di intervento mirato a seconda dell’emergenza segnalata.

Abbiamo lanciato un grido di allarme sul rischio concreto che l’allungamento dei tempi di risposta possa compromettere la salvaguardia della vita umana.

Lo abbiamo fatto da tecnici, indicando una casistica precisa e fornendo esempi reali della nostra pratica quotidiana di professionisti della sicurezza sul campo e non da fumosi “esperti” politici o aziendalisti di sorta.

La terribile tragedia occorsa al bambino di 10 anni, annegato lo scorso 28 luglio in provincia di Alessandria, ha confermato, secondo la ricostruzione degli stessi Vigili del Fuoco, che il passaggio dal 112 NUE ha causato un considerevole e grave ritardo nell’attivazione dei soccorsi specifici.

Le continue prese di posizione che magnificano, di contro, l’efficienza del 112 NUE riferendosi soprattutto al contrasto agli sprechi e al miglioramento del soccorso pubblico se da un lato non stupiscono dall’altro preoccupano e fanno sorgere più di un sospetto.

Non stupisce certo che politici o impiegati nel 112 NUE tessano le lodi di un sistema che li vede direttamente interessati, preoccupa piuttosto l’assoluta mancanza di   coscienza nel voler considerare quanto segnalato dagli operatori del soccorso pubblico che, ribadiamo, ha il suo fondamento nella tutela della vita umana.

Ci chiediamo allora: Come mai la politica piemontese non sente il dovere di approfondire la questione? Chi ha selezionato il personale addetto al 112 NUE? Con quali procedure? Quale formazione e da parte di chi è stata data loro per svolgere tale delicata mission? Quali sono i costi del 112 NUE? Da chi sono sostenuti?

Nell’interesse dei cittadini vogliamo vederci chiaro e ribadiamo l’urgente necessità dell’apertura di un tavolo di confronto che veda, insieme alla Regione Piemonte, coinvolti gli Enti che fanno parte della Sicurezza e Soccorso pubblico ed i rappresentanti degli operatori in modo da apportare, fino a che è possibile, le necessarie correzioni ad un sistema che così come è strutturato ora può uccidere e non salvare una vita.

Torino, 2 agosto 2017

SIULP SAP SIAP
Bravo Perna Di Lorenzo

 

 

 

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